Luoghi da assaporare con lentezza, dove si respira la storia e dove il tempo sembra essersi fermato.
Una delle testimonianze di architettura rurale in pietra più emblematiche della Lessinia è la Madonna della Lobbia, vicino a Contrada Pagani a Campofontana di Selva di progno. Si tratta della raffigurazione della Vergine Maria che tiene in braccio Gesù Bambino.
Leggende locali considerano quest’opera un tentativo, poi abbandonato, di creare l’immagine per l’altare dell’Addolorata, eretto nella chiesa di Campofontana nel 1837. Un parroco del paese infatti avrebbe commissionato una statua della Madonna dei Sette Dolori ad uno scultore locale di cui non si conosce il nome, che individuato un blocco di roccia presso Malga Lobbia di Sotto si mise al lavoro, ma dopo essersi accorto che il blocco era difettoso lasciò incompiuta l’opera in loco.
Oggi è diventato il simbolo dell’architettura della Lessinia cimbra.
L' Ipogeo di Santa Maria in Stelle (comunemente noto come "il Pantheon") è un sito archeologico e un luogo di culto cristiano, unico nel suo genere.
Il sito si trova nell'omonimo paese, Santa Maria in Stelle, si presenta come un ambiente sotterraneo alla chiesa della parrocchia di Santa Maria Assunta. Nato come acquedotto romano, nel corso dei secoli ha avuto molti sviluppi: da ninfeo per il culto delle acque a fonte battesimale, passando per meta di pellegrinaggio medievale.
Nel 2018, dopo quasi un decennio di chiusura per approfonditi studi sul microclima interno e delicati lavori di restauro ai suoi preziosissimi affreschi, l’Ipogeo ha aperto le porte al pubblico per scrivere un nuovo capitolo della sua storia.