Il Baito del Modesto è un piccolo edificio rurale, usato in passato come stalla, con annessa ghiacciaia, denominata appunto la “giassàra del Modesto”, che vennero costruiti tra la fine dell’ottocento e i primi del novecento dal contadino-tagliapietra Modesto Paggi.
La particolare conformazione della stalla non fa altro che testimoniare come gli antichi costruttori sapessero sapientemente utilizzare la pietra e il legno, ossia le materie prime presenti in loco. Il manufatto, in particolare si innalza con la sovrapposizione di enormi lastre di pietra in piedi e sfrutta l’idea della costruzione lignea per legare tra di loro i monoliti lapidei, ossia lastre in rosso ammontico.
La stalla del Modesto – recentemente inclusa nel Premio Internazionale Architetture di Pietra di Marmomacc – rappresenta quindi una sorta di esempio della maestrìa lessinica nell’uso della pietra, che ricorda l’incastro d’angolo dei tronchi nelle costruzioni di montagna.
Come arrivare: il sito si trova tra l’antica contrada Pazzocco e la contrada Sartori nel comune di Roverè Veronese; seguendo le indicazioni per San Francesco, all’altezza della località Gardun si seguono le indicazioni per le contrade suddette e per la stalla del Modesto, imboccando il primo sentiero a destra.