In Lessinia, osservando con attenzione, è probabile notare alcune originali costruzioni circolari sporgenti dal suolo poco più di un metro: si tratta delle Giassàre, testimonianza di un duro ed antico lavoro, tipico di questo territorio. Per secoli, nel freddo e nel buio di questi grandi pozzi, si usò conservare il ghiaccio raccolto durante l'inverno nelle vicine pozze, riuscendo così a trasformare l'acqua per l'abbeveraggio del bestiame, in una fonte di sopravvivenza. Una di queste si trova a Cerro Veronese, la cosiddetta Giassàra dei Carcerèri. Si rimane piacevolmente sorpresi nel vedere la pozza ovale, il portico ad uno spiovente e il ripristino della struttura muraria della ghiacciaia, compiuto nel rispetto delle forme originarie, così da proporre al visitatore non un semplice oggetto museale, ma un edificio dove sia possible comprendere l'attività dei giassàroi che un tempo quì immagazzinavano il ghiaccio e lo rivendevano nei mesi estivi a Verona. Nelle vicinanze si possono trovare anche la Giassàra e il Baito del Modesto, a Roverè Veronese, e la Giassàra del Grietz, nel comune di Bosco Chiesanuova.
COME ARRIVARE
Il museo ergologico è situato in una piccola ma molto suggestiva conca verde a ridosso della contrada Carcereri, a Cerro Veronese, a due passi dall'incrocio della strada provinciale dei Lessini con quella che conduce a Roverè e Velo Veronese. Per la visita alla Giassàra contattare la Signora Alba Prati al numero: 338 8311233.
Alcune visite guidate all'interno della Giassàra vengono organizzate durante il periodo estivo.